Documento interpretativo n. 1 del principio contabile 12
Alcune componenti, classificate alla voce E20, sono comunque rilevanti ai fini dell’imposta
Base imponibile IRAP: corretta classificazione di costi e ricavi (3)
B – COSTI DELLA PRODUZIONE
B6 – Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
I costi di acquisto delle materie prime, sussidiarie, di consumo, delle merci e dei servizi relativi alla gestione caratteristica dell’impresa vanno indicati per competenza e al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte connesse con la vendita (articolo 2425-bis codice civile).
Dato che la restituzione di merci al venditore (ad esempio, per la presenza di difetti) e la concessione di abbuoni in favore dell’acquirente (ad esempio, per la non conformità delle stesse a quelle ordinate) avvengono in un momento successivo a quello del ricevimento della fattura e della contabilizzazione del costo, è necessario, in sede di redazione del bilancio, operare la differenza tra il costo originariamente contabilizzato e l’eventuale reso e/o abbuono concesso dal venditore.
Si ipotizzi che venga effettuata un acquisto di merci per 80 euro e che, successivamente, vengano restituite merci per 20 euro in quanto difettose.
In contabilità si registreranno queste due scritture:
DARE | AVERE | DARE | AVERE |
Debiti verso fornitori | 96 | ||
IVA a credito | 16 | ||
Merci c/ acquisti | 80 |
Debiti verso fornitori | 24 | ||
Iva a credito | 4 | ||
Resi su acquisti | 20 |
In bilancio, figureranno costi per acquisti di merci per 60 (80 – 20) nel conto economico e debiti verso fornitori per 72 (96 – 24) nello stato patrimoniale.
Gli sconti di natura finanziaria (ad esempio, uno sconto riconosciuto per il pagamento in contanti) vanno invece imputati a conto economico tra i proventi finanziari alla voce C16 del conto economico (“interessi attivi ed altri proventi finanziari”).
La scrittura contabile per gli sconti attivi finanziari e per la conseguente riduzione del debito verso i fornitori, potrebbe essere la seguente:
DARE | AVERE | DARE | AVERE |
Debiti verso fornitori | Sconti attivi | 100 | 100 |
In sede di bilancio, gli sconti attivi finanziari non sono imputati in diminuzione dei ricavi, in quanto non costituiscono rettifiche negative dei costi.
Resi, sconti commerciali, abbuoni e premi rilevati in un esercizio successivo a quello in cui è stato contabilizzato l’acquisto, costituiscono proventi straordinari (voce E20 del conto economico) che, pur non facendo parte del valore della produzione, sono rilevanti ai fini Irap in base al principio di correlazione posto dall’articolo 11, comma 3, del Dlgs n. 446/97 e vanno riportati in colonna 3 (variazioni in diminuzione) del rigo “costi per materie prime, merci, ect”.
I costi accessori di acquisto (trasporti, assicurazioni, carico, scarico, eccetera) vanno indicati alla voce B6, se inclusi dal fornitore nel prezzo delle materie e delle merci. In caso contrario, vanno iscritti alla voce seguente B7.
Le imposte non recuperabili (eventuali imposte di fabbricazione o Iva non recuperabile) sono incorporate nel costo dei beni e classificate allo stesso modo.
Sono imputati a questa voce (così come alle successive voci B7 e B8) anche i costi di importo stimato non ancora documentato, per i quali sono stati effettuati degli appositi accertamenti.
La voce B6 accoglie, infine, i costi per acquisti di beni destinati a mense, asili o circoli ricreativi per il personale (vestiario, generi alimentari, farmaci, oggetti per regali).
Articolo aggiornato al 17/05/2006