Presentazione telematica dei modelli
Lo scarto di un file, seguito da un nuovo invio entro cinque giorni dalla data in cui la ricevuta è resa disponibile, rende il secondo invio tempestivo anche se effettuato oltre la scadenza prevista
Annullamento o rettifica delle dichiarazioni trasmesse
Con l’avvicinarsi della scadenza prevista per gli invii di file telematici relativi ai vari modelli di dichiarazione, si può presentare la necessità di rettificare dati trasmessi precedentemente.
In particolare, si possono verificare varie situazioni: di seguito sono descritte le più frequenti facendo riferimento a file contenenti una sola dichiarazione; nel caso di un invio effettuato da parte di un intermediario di una fornitura contenente più dichiarazioni, occorrerà ritrasmettere con le modifiche necessarie solo quelle che vanno rettificate, eventualmente avvalendosi per la compilazione dei dati già acquisiti
1) Il file già trasmesso, accettato dall’Agenzia delle Entrate, presenta alcune imprecisioni e si è ancora nei termini per l’invio telematico a esso relativo
Se l’errore riguarda alcuni dati contenuti nella dichiarazione, si potrà inviare un nuovo file completo e contenente i dati corretti che andrà a sostituire il precedente. In particolare, si potrà riaprire la dichiarazione già salvata con il software compilativo, barrare la casella “Correttiva nei termini” e, dopo aver apportato le modifiche necessarie, salvarla con un nome diverso in modo da conservare entrambe le versioni oppure (se le correzioni riguardano errori non sanabili in questo modo perché relativi all’anno di riferimento, ai dati identificativi del soggetto dichiarante che non coincidono con i dati fiscali) trasmettere questa nuova dichiarazione come se fosse la prima senza barrare la casella, provvedendo però ad annullare la precedente.
Se si decide di annullare il primo invio in prossimità della scadenza, è importante accertarsi del buon esito del secondo consultando la relativa ricevuta prima di effettuare questa operazione.
Un caso particolare è rappresentato dal modello 770 semplificato, per il quale è previsto anche l’invio di un’integrativa con la sola aggiunta, modifica o cancellazione di alcune comunicazioni presenti nel file precedente ed eventualmente dei quadri ST e SX. In quel caso, ovviamente, il primo invio resterà valido. Se si compila la dichiarazione con il software fornito dall’Agenzia delle Entrate, con la funzione integrativa/correttiva si può agire direttamente sul file già inviato, ricordandosi di salvare le modifiche con un altro nome (dalla voce di menu File > Salva con nome…) per conservare entrambe le dichiarazioni. Occorre eseguire di nuovo la funzione di preparazione o autentica del file prima dell’invio.
Il programma propone una maschera nella quale occorre scegliere l’opzione Correttiva nei termini e richiede il protocollo telematico dell’invio precedente, relativo alla dichiarazione che si sta variando.
2) Il file trasmesso e accettato dall’Agenzia delle Entrate non è corretto ma si è oltre il termine previsto per l’invio
In questo secondo caso, si parla di “dichiarazione integrativa”. Si ricorda che si può correggere anche una dichiarazione omessa, purché trasmessa con esito positivo entro i novanta giorni successivi alla scadenza versando la sanzione relativa prevista dall’istituto del ravvedimento operoso. Occorre in ogni caso barrare la casella appropriata nel frontespizio, e inviare di nuovo il file – completo di tutti i dati – che verrà liquidato dall’Agenzia delle Entrate al posto del precedente.
Per velocizzare, si può modificare il file già presente in memoria come nel caso precedente e sottoporre di nuovo a preparazione o autentica il file prodotto. Non bisogna in questo caso annullare il primo invio, che dimostra la tempestività della trasmissione. Per quanto riguarda il contenuto della dichiarazione, essa deve riportare tutti i dati al completo, salvo nel caso del modello 770 semplificato, per il quale si può effettuare un invio parziale relativamente alle comunicazioni e ai quadri ST e SX come già detto, scegliendo questa volta l’opzione “Integrativa”.
3) Il file precedentemente trasmesso nei termini è stato scartato
Lo scarto equivale alla mancata presentazione della dichiarazione; non vale come accettazione la sola risposta del sito Fisconline o Entratel con il protocollo assegnato dal servizio telematico (esso segnala solo che l’invio è avvenuto correttamente) ma occorre essere in possesso della comunicazione di avvenuto ricevimento prodotta dall’Agenzia delle Entrate (ricevuta), resa disponibile entro un giorno sul sito Fisconline, entro tre giorni lavorativi per gli utenti Entratel.
Lo scarto di una dichiarazione trasmessa in prossimità della scadenza, seguito da un nuovo invio della dichiarazione (con le correzioni necessarie evidenziate nello scarto stesso) entro i cinque giorni successivi alla data in cui la ricevuta è resa disponibile, rende il secondo invio tempestivo anche se effettuato oltre la scadenza stessa.
Se invece l’invio viene effettuato tardivamente e comunque entro i novanta giorni successivi alla scadenza, versando contestualmente la sanzione prevista in caso di ravvedimento operoso, la dichiarazione è considerata tempestiva.
Chi può annullare una dichiarazione
L’annullamento è un’operazione da eseguire solo in uno di questi casi: non è possibile agire in altro modo, correggendo tramite l’invio di una dichiarazione rettificativa i dati precedentemente trasmessi
la dichiarazione è stata inviata più volte per errore.
La funzione di annullamento deve essere effettuata dal soggetto che ha trasmesso il file; essa può essere effettuata tramite il sito Fisconline scegliendo Richiesta di annullamento di un documento nella sezione Altri servizi.
O tramite l’applicazione Entratel scegliendo l’apposita funzione
a seconda dell’abilitazione posseduta; occorre scegliere il tipo di dichiarazione, indicare il codice fiscale di chi effettua l’operazione e fornire il numero di protocollo indicato sulla ricevuta del file da annullare, poi seguire la procedura che è diversa per i due tipi di abilitazione.
Il servizio telematico risponderà alla richiesta di annullamento con un esito positivo o, in caso di problemi, segnalerà i motivi per i quali non è stato possibile procedere all’operazione.
Si ricorda che l’annullamento è definitivo e, se viene richiesto erroneamente ed è accettato dal sistema, la dichiarazione va trasmessa nuovamente; in questo caso la data di presentazione coinciderà con quella del nuovo invio.
Articolo aggiornato al 18/10/2005