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Bonus Edilizi, Lipe e IVA TR, Case Green, Fisco – Ep.23 del 14/03/2023

Benvenuti a GB Informa, rubrica di notizie e aggiornamenti sul mondo contabile e fiscale, organizzata da GB software, una software house specializzata in gestionali per commercialisti e studi.
Andiamo a riepilogare le novità del 14 marzo 2023.

 

Bonus Edilizi

Andiamo a vedere le novità del 14 marzo 2023, partendo subito dall’annuncio fatto in occasione di un convegno sui bonus edili da parte di un soggetto appartenente alla commissione finanze alla Camera, che è un onorevole che ha anche trattato la materia del superbonus. Questi ha citato una possibile proroga al 30 giugno 2023 di tutte le scadenze per le ville unifamiliari, previste entro il 31 marzo 2023.

Quindi, ci riferiamo alla possibilità di una eventuale copertura trovata dallo Stato per cercare di dare più respiro a coloro che ancora non hanno trovato sfogo nei canali bancari e postali per il recupero dei denari del superbonus.

C’è nell’aria una possibile proroga di qualche mese. Quindi, nei prossimi 15 giorni vedremo quali saranno gli annunci effettivi.
Di sicuro, c’è un tavolo tecnico. Il governo non solo ha illustrato la riforma ma è allo studio anche un tavolo tecnico proprio per il superbonus. Il Parlamento ci sta lavorando.
In sede di conversione del DL 11 del 2023 vedremo quali saranno le novità che verranno apportate.


 

Lipe e IVA TR

Per quanto riguarda i modelli del 2023, con la pubblicazione avvenuta il 14 Marzo della nuova LIPE dell’IVA TR, sono stati aggiornati i modelli legati in particolare agli eventi eccezionali per i soggetti che hanno la sospensione dei versamenti.

Mi riferisco alle federazioni sportive e alle associazioni sportive dilettantistiche, che per il periodo di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2022 hanno visto una sospensione dei termini per il versamento dell’IVA, nonché per coloro che hanno sospeso i termini perché svolgono attività che, a causa della pandemia, sono state di fatto ristrette.

Anche l’IVA TR, oltre alla LIPE, trova un nuovo aggiornamento per tener conto delle percentuali di compensazione dell’IVA applicabile al settore.


 

Case Green

Il 13 di Marzo è stata approvata dall’organo legislativo a Strasburgo un’importantissima direttiva comunitaria sulla prestazione energetica nell’edilizia con una maggioranza di voti favorevoli ben 343 in sessione plenaria all’Unione europea. La direttiva richiede di ristrutturare entro il 2033 tutti gli edifici residenziali dell’Unione europea nelle classi E F G.

Questa riforma green, approvata dal Parlamento europeo, sarà oggetto di ulteriori modifiche e la questione si sposterà ora al Consiglio d’Europa, che dovrà negoziare il testo finale della direttiva con il Parlamento della Commissione.

Una volta raggiunta la versione del testo finale, la direttiva richiederà l’approvazione a maggioranza qualificata di nuovo in sede di Consiglio, per poi essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, in un voto che potrebbe arrivare prima dell’estate.

Il testo prevede scadenze importanti, come il 2033 per la classe D con la ristrutturazione della classe E, il 2030 per la classe E con la ristrutturazione della classe F e, entro il 2050, tutti gli edifici residenziali dovranno diventare ad emissioni zero. Saranno necessarie alternative di contributi per finanziare questo tipo di ristrutturazioni.

Fanno eccezione rispetto agli immobili residenziali, gli immobili storici, quelli utilizzati come luoghi di culto e per attività religiose, gli edifici temporanei con un periodo di utilizzo inferiore a due anni. Inoltre, non rientrano nell’obbligo i siti industriali, le officine, i depositi, gli edifici di servizi non residenziali, gli edifici con un fabbisogno energetico molto basso, le seconde case utilizzate per meno di quattro mesi all’anno e gli edifici indipendenti con una superficie inferiore ai 50 mq. È possibile anche l’esenzione per gli alloggi sociali.

Per quanto riguarda lo sviluppo di questa direttiva, vi terremo aggiornati.


 

Contributi solidarietà per caro energia

Con la risoluzione numero 15/E del 14 marzo, trova spazio anche la pubblicazione dei codici tributo per il versamento dei contributi di solidarietà per il caro energia.

Sappiamo infatti che sono stati introdotti con la manovra fiscale un ulteriore contributo straordinario e temporaneo per il 2023. Inoltre, è previsto un maggiore importo in compensazione del contributo contro il caro bollette per il 2022.

Sono stati pubblicati i codici tributo: il 2716 per il contributo del 2023, con interessi e sanzioni destinati proprio al versamento. C’è anche il codice tributo 2712 per quello del 2022, per la rideterminazione del maggiore importo dovuto o per utilizzarlo in compensazione del maggiore importo versato.


 

Strumenti di incentivazione fiscale

Ricordiamo poi che Ruffini ha presentato al Senato, in audizione, gli strumenti di incentivazione fiscale. Ha parlato di tutte le spese fiscali e degli oneri, quindi detraibili e deducibili, e ha parlato in ottica di una riforma derivante dalla legge delega che sarà presentata giovedì direttamente al governo in Consiglio dei ministri. Ha previsto un disboscamento di tutte queste spese fiscali, che sono oltre 626 censite nel rapporto annuale per il 2022.

Quindi, l’ottica è quella di ridurre innanzitutto e semplificare tutti questi strumenti di incentivazione, riguardando anche i crediti d’imposta gestiti oggi nella dichiarazione dei redditi. Va fatta una semplificazione.

Ci ha anche detto che un controllo preventivo sulla circolazione dei crediti d’imposta lo sta già facendo l’Agenzia delle Entrate, anche con l’emissione delle ricevute Entratel entro i 5 giorni dalle comunicazioni di opzione per il superbonus e gli altri bonus edili e, appunto, per il contrasto alle frodi.

Ha detto che a breve arriveranno i dati sugli effetti di provvedimenti adottati dal legislatore, in modo da fornire un quadro sicuro e completo di quella che è il contrasto che fa l’Agenzia delle Entrate alle frodi.

Sicuramente, quindi, andiamo verso una razionalizzazione delle spese fiscali e degli oneri, una semplificazione, una ridefinizione di tutte le spese fiscali, in modo tale da rendere anche la compilazione della dichiarazione dei redditi meno complicata.


 

Mancato invio comunicazione crediti energetici

Ricordiamo che il 16 di Marzo scade la presentazione della comunicazione per i bonus energetici e i crediti di imposta energetici, laddove non siano stati utilizzati totalmente in F24 entro la data di presentazione della dichiarazione dell’istanza.

La comunicazione per il credito d’imposta energia elettrica e gas deve essere inviata entro il 16 Marzo, a pena di decadenza dal diritto alla fruizione del credito. Il mancato invio di una comunicazione valida determina l’impossibilità di utilizzare in compensazione quei crediti a partire dal 17 Marzo.

In alcuni casi, lo scarto del modello può essere regolarizzato a mezzo pec anche dopo la scadenza. C’è una FAQ dell’Agenzia delle Entrate che lo specifica. Il 10 Marzo, l’Agenzia ci ha detto che è possibile regolarizzare lo scarto se, ad esempio, abbiamo un codice ATECO come contribuente principale non coerente con la tipologia del credito maturato.

L’impresa o chi ha presentato l’istanza non era attiva nel 2022 ma ha diritto alla fruizione del credito d’imposta per averlo acquistato a seguito di un’operazione straordinaria dall’impresa che lo ha maturato nel 2022.

E l’impresa che ha presentato l’istanza che non era attiva nel 2022 ma ha diritto a fruire del credito per averlo acquistato a seguito di un’operazione straordinaria dall’impresa che c’è. L’aveva.

Quindi, di fatto, tutta una serie di casistiche in cui è possibile andare a presentare via PEC al centro operativo di Cagliari questa richiesta e il modello, senza doverlo inviare telematicamente.

Quindi, anche se c’è stato lo scarto, c’è la possibilità di inviare anche dopo il 16 Marzo via PEC la richiesta. In tutti gli altri casi, la sanzione per la comunicazione scartata o omessa comporta l’utilizzo di un credito residuo alla data del 16 Marzo, che non è corretto. È indebita quella compensazione e quindi ci sarà una sanzione pari al 30% da applicare.

Vi rimando, quindi, eventualmente alle istruzioni al modello della comunicazione per altre particolarità.

Questo è il quadro di oggi. Stiamo attendendo, appunto, la fine del tavolo tecnico per quanto riguarda la presentazione della legge delega da parte del governo. L’ha fatta ai sindacati il 14 Marzo oggi è in confronto attivo a Palazzo Chigi dopo i sindacati, con le associazioni di categoria e con gli ordini.

Quindi, abbiamo di fatto la presentazione da già da stamattina della riforma Leo, della riforma fiscale di legge delega, a tutti quelli che sono le parti in causa. C’è molto nel piatto, e la flat tax anche per il lavoro dipendente, una razionalizzazione dell’accertamento e del regime sanzionatorio, la rivisitazione delle aliquote e delle detrazioni degli oneri detraibili.

Insomma, si va verso una riduzione, se non la cancellazione dell’IRAP, è una doppia aliquota IRES, una calmierata al 15%, 1 ordinaria, laddove si vadano a fare degli investimenti in ricerca e sviluppo e 4.0 è un bel strumentale. E insomma, sono tante le novità. Le affronteremo insieme non appena verrà presentato giovedì in Consiglio dei ministri il testo definitivo.

 

Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro, quindi, un buon lavoro.

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