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Crisi d'impresa: novità sull'entrata in vigore del Codice della crisi

Il 15 Luglio 2022, dopo circa due anni di rinvii e modifiche, entrerà in vigore il Codice della Crisi d’impresa.

Cerchiamo di fare il punto su quelle che sono state le principali tappe che hanno portato all’attuale formulazione, l’iter di entrata in vigore e le novità introdotte.

Normativa

ITER DI ENTRATA IN VIGORE

La strada che ha portato alla versione definitiva del codice è stata tortuosa e tormentata, creando negli operatori del settore molta incertezza a causa del puzzle normativo che è si creato e dell’entrata in vigore scaglionata di alcune parti del codice.

Cerchiamo di fare il punto su quelle che sono state le principali tappe che hanno portato all’attuale formulazione.

La prima versione del codice della crisi è stata emanata con il Dlgs n.14 del 12 gennaio 2019 e recepiva un succedersi di decreti emanati nei due anni precedenti a partire dalla legge delega 155/2017.

Questa prima versione includeva, tra le altre cose, la modifica dell’art. 2086 del c.c. con l’aggiunta del comma 2 istituendo l’obbligo per l’imprenditore di dotarsi degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili per la rilevazione tempestiva dello stato di crisi.

Questa specifica entra subito in vigore con decorrenza 16/03/2019 rinviando invece al 01/09/2020 le restanti parti del codice (incluse le disposizioni di gestione della crisi ed i sistemi di allerta).

Da qui, complice la pandemia Covid-19 e i conseguenti Decreti legge in aiuto alle attività economiche, anche per non gravare sulla già difficile situazione economica in corso, l’entrata in vigore è stata spostata con un succedersi si Decreti legge fino all’attuale data del 15/07/2022.

PRINCIPALI NOVITA SULLE SEGNALAZIONI E SISTEMI DI ALLERTA

Brevemente, nella prima versione del codice (Dlgs. 14 del 12/01/2019) il legislatore aveva previsto delle procedure di allerta basate sul calcolo di specifici indici emanati dal CNDCEC (Patrimonio netto, DSCR, indici settoriali e alternativi) nonché al monitoraggio del ritardo sui pagamenti con appositi indici individuati all’interno del codice della crisi (a questo si aggiunge il già vigente obbligo degli adeguati assetti visti in precedenza).

Queste segnalazioni erano a carico dell’imprenditore, l’organo di controllo societario e i creditori pubblici qualificati e dovevano essere inviate a un organo specifico, l’OCRI.

Questo organo doveva essere istituito presso le camere di commercio e aveva il compito di gestire le segnalazioni della propria area di competenza.

Nell’attuale formulazione del codice in vigore dal 15/07/2022 il legislatore ha completamente riscritto la materia delle segnalazioni, sia nelle modalità di individuazione dello stato di crisi, sia sugli attori e organi che partecipano a questa fase della procedura.

L’OCRI è stato eliminato in favore della composizione negoziale assistita, una procedura “facoltativa” attraverso la quale l’imprenditore può richiedere (con apposita domanda online) l’aiuto di un esperto per la stesura di un piano di risanamento atto al superamento dello stato di crisi.

Le segnalazioni, quindi, non potranno più essere inviate al soppresso OCRI ma direttamente all’imprenditore ed hanno per oggetto l’invito (non l’obbligo) a partecipare alla composizione negoziale assistita.

Queste segnalazioni sono a carico degli organi societari (Collegio sindacale e Sindaco unico) o da parte dei creditori pubblici qualificati (Agenzia delle entrate, Inps, Inail e Agente della riscossione).

Questi ultimi invieranno le segnalazioni qualora vengano superati dei limiti di debito presso questi istituti individuati dall’art. 25-novies del codice della crisi.

Sono stati di fatto eliminati anche gli indici emanati dal CNDCEC, utili all’individuazione dello stato di crisi e che permettevano in maniera oggettiva e non discrezionale di valutare lo stato di salute dell’impresa in un’ottica prospettica.

Al loro posto, nel novellato art. 3 del codice della crisi, sono stati indicati gli obbiettivi che gli adeguati assetti organizzativi devono raggiungere (rilevazione di squilibri finanziari, verifica della sostenibilità del debito nei 12 mesi, informazioni per l’accesso alla composizione negoziale) unitamente ad alcuni indicatori da calcolare e che costituiscono un segnale per la previsione dello stato di crisi (Ritardi nei pagamenti delle retribuzioni, fornitori, banche e creditori esterni).

In generale il quadro normativo attuale in materia di segnalazioni, con l’eliminazione degli indici del CNDCEC, appare sicuramente più discrezionale e meno stringente.

Il legislatore ha preferito delegare agli assetti societari e all’imprenditore le modalità con le quali individuare gli squilibri economico finanziari, nonché la sostenibilità del debito nei 12 mesi, in base a quelle ritenute più opportune per le caratteristiche dell’impresa e dell’attività svolta.

Il Software GB

GBsoftware, prontamente con l’emanazione della prima versione del codice della crisi del 2019, aveva rilasciato il modulo “Crisi d’impresa” che permetteva il calcolo degli indici del CNDCEC e la valutazione degli adeguati assetti in base alla normativa vigente.

Questi indici e le modalità di valutazione collegate, anche se non più obbligatori nell’attuale versione del codice ai fini dell’emersione dello stato di crisi, resta a tutti gli effetti una prassi consolidata e approvata dal consiglio nazionale dei dottori commercialisti per individuare lo stato di salute dell’impresa.

Per questo motivo l’attuale modulo “Crisi d’impresa” diventerà ora “Check Up Impresa”.

maschera Check Up Impresa

Questa applicazione, rivista e aggiornata, consentirà di fornire in pochi passaggi una valutazione sullo stato di salute dell’impresa mediante il calcolo di appositi indicatori e questionari

situazione ditta in Check Up Impresa

Sarà possibile generare un report della valutazione con l’esito finale da condividere con il proprio cliente, fornendo un grado di consulenza superiore in pochi passaggi

report Check Up Impresa

Inoltre GBsoftware sta lavorando per rendere disponibile a breve la nuova applicazione “Crisi d’impresa” per l’individuazione dello stato di crisi, gestione delle segnalazioni e accesso alla composizione negoziale assistita ai sensi del novellato Codice della Crisi d’impresa.

Grazie alla nuova applicazione il consulente, l’imprenditore, l’organo di controllo o qualsiasi altro stakeholder interessato alla valutazione, potrà:

  • calcolare gli indicatori vigenti per valutare l’eventuale stato di crisi
  • Questionari per la valutazione degli adeguati assetti e la continuità aziendale
  • possibilità di generare l’apposita segnalazione.
  • Generare un report contenente i controlli effettuati (calcolo indici e questionari) da poter condividere con il proprio cliente.
  • Compilare la lista di controllo e il test pratico emanato dal MEF per valutare la possibilità di accesso alla composizione negoziale assistita.

Sia l’aggiornamento a “Check up impresa” che la nuova applicazione “Crisi d’impresa” saranno disponibili gratuitamente per coloro che hanno già acquistato il pacchetto controllo di gestione o la singola applicazione “Crisi d’impresa” (vecchia versione).

Non appena sarà disponibile la data di rilascio della nuova applicazione verrà comunicata prontamente con apposita news, in modo da non farsi trovare impreparati ai nuovi adempimenti introdotti dalla nuova normativa del Codice della Crisi.

Applicazioni Software collegate all’articolo:

TAG codice della crisiCrisi d’impresa

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