Gli esportatori abituali che intendono acquistare o importare beni, senza applicare l’IVA, devono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate la Dichiarazione di Intento.
Eseguendo l’update del software è disponibile l’applicazione Dichiarazione di Intento 2025 per gestire acquisti o importazioni di beni e servizi senza l’applicazione dell’IVA.
Normativa
La Dichiarazione è presentata all’Agenzia delle Entrate in via telematica, direttamente, da parte dei soggetti abilitati a Entratel o Fisconline, o tramite i soggetti incaricati (commi 2-bis e 3 dell’articolo 3 del Dpr 322/1998).
Con il provvedimento del 27 febbraio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha dettato le modalità operative per l’attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 12-septies D.L. 34/2019 (c.d. “Decreto crescita”).
Il citato articolo 12-septies ha previsto che, dallo scorso 1° gennaio 2020, gli esportatori abituali non hanno più l’obbligo di consegnare al fornitore la dichiarazione di intento e la copia della ricevuta di trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate.
Modifiche normative in dettaglio
La modifica normativa prevede i seguenti impegni per l’esportatore e per il fornitore:
Esportatore abituale: deve trasmettere in via telematica la propria dichiarazione d’intento all’Agenzia delle Entrate, che ne rilascia apposita ricevuta telematica con l’indicazione del protocollo di ricezione.
Fornitore: deve controllare il proprio Cassetto Fiscale per constatare l’invio di tale dichiarazione, e indicare, nella fattura successivamente emessa, gli estremi di tale protocollo.
L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile per ciascun fornitore, mediante l’utilizzo del Cassetto fiscale, le informazioni relative alle dichiarazioni di intento trasmesse dagli esportatori abituali per via telematica.
Tali informazioni possono essere consultate, oltre che dai fornitori, anche dagli intermediari delegati dai fornitori stessi al loro Cassetto fiscale.
L’effettuazione delle operazioni di cessione di beni o prestazioni di servizi senza applicazione dell’IVA in assenza della dichiarazione di intento è passibile di una sanzione amministrativa dal 100% al 200% dell’imposta non versata, fermo restando l’obbligo di pagamento della medesima.
L’adempimento è stato semplificato con l’eliminazione dell’obbligo di numerazione progressiva e annotazione delle dichiarazioni di intento emesse e ricevute nell’ apposito registro.
Dichiarazione di intento con GBsoftware
Da oggi è disponibile l’applicazione “Dichiarazione di Intento”.
Come abilitare l’applicazione
- Eseguire del software;
- Aprire la ditta in cui si vuole abilitare la dichiarazione di Intento;
Le modalità di abilitazione delle applicazioni sono tre:
1. Se l’applicazione “Dichiarazione di Intento” è stata già utilizzata nell’anno 2024 per abilitarla è sufficiente cliccare su . Il software chiede se abilitarla subito per il nuovo anno con un messaggio: rispondendo “sì” sarà automaticamente abilitata. Rispondendo “no” sarà necessario procedere con l’abilitazione illustrata al successivo punto.
Dalla gestione “Applicazioni”:
- Abilitazione multipla: cliccando il pulsante , è possibile abilitare l’applicazione per più ditte contemporaneamente.
- Abilitazione singola: apponendo il check in corrispondenza di “Intento” anno 2025.
Per maggiori informazioni consultare la guida online dell’applicazione Dichiarazione di Intento.
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