A partire dallo scorso 1° febbraio 2024 sono entrate in produzione le nuove specifiche tecniche della fatturazione elettronica, versione 1.8 del 12 dicembre 2023.
È stato introdotto un apposito controllo, con codice errore ‘00477’, che determina lo scarto della fattura elettronica emessa se viene riscontrata l’invalidità della dichiarazione d’intento indicata nel campo “altri dati gestionali” dal fornitore.
Normativa
Con il provvedimento del 23 dicembre 2021 l’Agenzia delle Entrate ha individuato i criteri e le modalità di attuazione delle attività di analisi di rischio e di controllo degli esportatori abituali.
L’Agenzia delle Entrate ha precisato che, dal 1° gennaio 2022, i soggetti che intendono effettuare acquisti non imponibili ai sensi dell’art. 8 comma 1 lettera c) D.P.R. n. 633/1972 e che trasmettono all’Agenzia delle Entrate per via telematica, dichiarazioni d’intento, sono sottoposti a specifiche procedure di analisi di rischio e di controllo, allo scopo di verificare il possesso dei requisiti per poter essere qualificati esportatori abituali ai sensi dell’art. 1, c. 1, lettera a), D.L. n. 746/1983 convertito con modificazioni dalla Legge n. 17/1984.
Le attività di analisi e di controllo sono effettuate in conformità a particolari criteri di rischio selettivi, elaborati attraverso l’incrocio delle informazioni contenute nelle dichiarazioni d’intento presentate dal contribuente con le informazioni disponibili nelle banche dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate e di quelle eventualmente acquisite da altre banche dati pubbliche o private.
Compilazione “altri dati gestionali” per l’emissione di fatture elettroniche con dichiarazione d’intento
Nella fattura elettronica in presenza di aliquote iva con natura N3.5 “Non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento” devono essere riportati gli estremi del protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento trasmessa all’Agenzia delle entrate dall’esportatore abituale.
Il numero di protocollo della dichiarazione d’intento, rilevabile dalla ricevuta telematica rilasciata dall’Agenzia delle entrate, è composto di due parti:
- la prima, formata da 17 cifre (es. 08060120341234567);
- la seconda, di 6 cifre (es. 000001), che rappresenta il progressivo e deve essere separata dalla prima dal segno “-” oppure dal segno “/”.
Nel file xml della fattura elettronica dovrà essere compilato un blocco 2.2.1.16 per ogni dichiarazione d’intento, come di seguito specificato:
- nel campo 2.2.1.16.1 <Tipo Dato> deve essere riportata la dicitura “INTENTO”;
- nel campo 2.2.1.16.2 <Riferimento Testo> deve essere riportato il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separato dal segno “-” oppure dal segno “/” ( es.1254878971058555-00001);
- nel campo 2.2.1.16.4 <Riferimento Data> deve essere riportata la data della ricevuta telematica rilasciata dall’Agenzia delle entrate e contenente il protocollo della dichiarazione d’intento.
Dichiarazione d’intento in Fatturazione GB InWeb
Per inserire gli estremi del protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento è necessario accedere all’anagrafica dei contatti, nella tab “Fattura elettronica”.
In questa maschera, è possibile assoggettare:
- il cliente a fatturazione elettronica;
- indicare determinate informazioni relative all’ordine di acquisto/contratto/convenzione/ricezione/fatture collegate;
- indicare se nei vari documenti, nelle linee di dettaglio, dovranno essere inseriti delle informazioni utili ai fini amministrativi e gestionali come le dichiarazione d’intento.
Per compilare in automatico questi campi, all’interno della fattura nei righi con natura causale iva N3.5 (esempio: N8C – N9C – N8BC – AN8C), è necessario aver impostato in anagrafica contatti un rigo nella sezione “Altri dati gestionali nel rigo del documento” e averlo selezionato. I dati da compilare nel contatto sono:
- campo 2.2.1.16.1 <Tipo Dato> deve essere riportata la dicitura “INTENTO”;
- campo 2.2.1.16.2 <Riferimento Testo> deve essere riportato il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separato dal segno “-” oppure dal segno “/” ( es. 1254878971058555-00001);
- campo 2.2.1.16.4 <Riferimento Data> deve essere riportata la data della ricevuta telematica rilasciata dall’Agenzia delle entrate e contenente il protocollo della dichiarazione d’intento.
NB: nel campo <Riferimento Testo> è stato aggiunto un controllo che il dato inserito deve contenere almeno uno dei due segni – / all’interno del testo inserito.
Impostando tali dati, in fase di creazione del file xml, inserendo la causale iva con natura N3.5, (esempio N8C), possiamo notare che a mano a mano che si compileranno i righi, la colonna “altri dati” verrà movimentata.
Se invece, in anagrafica del contatto i riferimenti non sono stati inseriti, è possibile farlo direttamente nel documento all’interno del rigo cliccando su “Altri Dati”.
Dopo di che, è necessario cliccare su “Aggiungi” della sezione “Altri dati gestionali” e compilare:
- Tipo dato: doppio click e scaricare “Intento“
- Riferimento testo: riportare il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separato dal segno “-” oppure dal segno “/” ( es. 1254878971058555-00001);
- Riferimento Data: riportare la data della ricevuta telematica rilasciata dall’Agenzia delle entrate.
NB: All’uscita della maschera, se il segno “-” o “/” nel campo Riferimento testo non è presente, la procedura blocca l’uscita dalla maschera segnando che dal 1° Febbraio 2024 per evitare lo scarto del file xml, il valore deve contenere il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separato dal segno “-” oppure dal segno “/” (es. 08060120341234567-000001).
Una volta compilato correttamente il campo, si può procedere a completare l’inserimento dei dati in fattura, a salvare, a creare l’xml ed inviarlo al Sistema d’Interscambio dalla console.
In console, prima dell’invio, anche se non obbligatorio, si può eseguire il controllo del file per non incorrere a scarti da parte di SDI.
Per ulteriori chiarimenti consultare la guida online.
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