In base alla definizione fornita dal principio ISA Italia 315, il controllo interno è costituito delle politiche e delle procedure che la direzione aziendale ha definito e messo in funzione allo scopo di giungere ad una ragionevole certezza che la conduzione del business sia coerente con gli obiettivi aziendali definiti dagli amministratori.
Tra i compiti del Revisore vi è anche quello di acquisire una comprensione del sistema di controllo interno inteso come l’insieme di quelle procedure implementate dalla governance aziendale per raggiungere gli obiettivi di:
– Attendibilità dell’informazioni di bilancio;
– Efficacia ed efficienza dell’attività operativa;
– Conformità alle leggi ed ai regolamenti applicabili.
NORMATIVA
Sarà pertanto necessario passare in rassegna gli specifici elementi che compongono il sistema di controllo interno così come dal principio di revisione ISA Italia 315:
1) L’ambiente di controllo
2) Il processo adottato dall’impresa per la valutazione del rischio
3) il sistema informativo, inclusi i processi di gestione correlati, rilevante ai fini dell’informativa finanziaria e della comunicazione
4) le attività di controllo
5) il monitoraggio dei controlli.
Si rammenta che, qualora l’impresa esternalizzi l’attività di gestione dei processi contabili, il Revisore dovrà acquisire una comprensione della natura e della rilevanza dei servizi prestati dal fornitore esterno e del loro effetto sul controllo interno così come stabilito dal principio di revisione ISA Italia 402.
Qualora dalla disamina del sistema di controllo interno sia possibile escludere carenze significative si procederà a svolgere specifici test di conformità che ne accertino l’effettiva capacità di prevenire la presenza di errori significativi potendo così confermare l’affidabilità del controllo interno.
IL SOFTWARE “REVISIONE LEGALE”
Il software di Revisione Legale sviluppato da GBSoftware permette di identificare i rischi associati al Controllo Interno e pervenire agevolmente al relativo grado di affidamento.
Nella fase di “Identificazione e valutazione del rischio” si avranno a disposizione tre carte di lavoro per la valutazione del rischio di controllo
La prima carta di lavoro “Rischio di controllo interno” permetterà di valutare attraverso un questionario a risposta multipla il sistema di controlli.
Nella sezione conclusiva del questionario, il revisore dovrà indicare l’esito della verifica selezionando se affidabile o non affidabile
Nel caso in cui il soggetto sottoposto a revisione si avvalga di consulenti esterni per la tenuta della contabilità, il revisore potrà effettuare la valutazione con la carta di lavoro “Rischio contabilità esterna”
Anche in questo caso il revisore dovrà indicare se ritiene o meno affidabili i controlli in funzione dei servizi prestati dal fornitore esterno.
Qualora almeno uno dei due esiti sui controlli (interni ed esterni) sia ritenuto affidabile, la procedura attiverà in automatico la terza carta di lavoro “Test di conformità” che permetterà di effettuare i test di conformità, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa, per confermare o meno l’affidabilità.
Il revisore dapprima deve selezionare, mediante campionamento casuale, un sottoinsieme di operazioni di acquisto/vendita. Rispetto a ciascuna di tali operazioni, si verificano l’esistenza, la successione e la concordanza di dati, di esecuzione, di autorizzazione delle fasi del ciclo: contratto, fattura, registrazione ai fini IVA, registrazione in contabilità generale.
In base all’esito dei controlli sulle singole operazioni, automaticamente il programma sarà in grado di confermare o meno l’affidamento sul controllo interno che sarà utilizzato per la valutazione finale del rischio.
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